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Opere > Emanascenza
Avendo suscitato un interesse acceso, tra gli Artisti del tratto pittorico, con l'opera de "Il Viandante", diversi artisti ed organizzatori di gallerie d'Arte, mi offrirono l'occasione di lavorare per loro ma io non accettai, per il semplice fatto che dovevo chiarire dei punti con un pittore che non mi andava a genio. Settimane più in là, incontrai Maurizio Monaco e non esitai ad esprimere tutto il mio disinteresse per la sua pittura, giudicata da me piuttosto “scialba”. In realtà era proprio lui l’unico con il quale volevo lavorare, solo che qualcosa dentro me mi urtava, finché Maurizio M. mi mostrò un suo quadro che io disprezzavo più di tutti. Il quadro raffigurava una spiga di grano di colore bianco e leggermente mossa, su uno sfondo nero. Mi fu chiesto di interpretare l’emozione dell’autore in quella rappresentazione apparentemente insignificante, mi concentrai a tal punto per dieci minuti che meravigliato descrissi l’andamento della vita.
Giorni a seguire, io e M.Monaco, iniziammo ad elaborare un progetto assieme al suo manager. Decidemmo di dare un’interpretazione poetica alle raffigurazioni, in modo da favorire anche gli interessati diversamente abili, specialmente i non vedenti. Il progetto si chiamava Emanascenza.
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