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Racconti > I Figli della Luce
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Accarezzando la testa del nipote:
-- Gli Dei, dovevano combattere l’eterna guerra contro i demoni dell’oscurità, al fine di garantire la vita dei popoli ed evitare la distruzione. Un giorno, Orghon, il demone a capo delle forze oscure, propose una tregua che una volta accettata, gli consentì di impossessarsi delle menti delle prime quattro divinità, facendone suoi alleati. Infine, si scatenò una guerra Sacra, con la sconfitta dell’Imperatore della luce, Xilian, le cui ultime parole, in punto di morte, furono pronunziate in una lingua sconosciuta ed incisero nella mente di ogni essere mortale una profezia.
Altro schiarimento di voce e poi:
-- Giorni più in la, il cielo si tinse di fumo nero e la terra eruttò sangue di fuoco.
Tathar chiese al nonno che fine avevano fatto le altre quattro divinità.
Aggiunse l'anziano:
-- Shanghorn, Elidice, Jangchan e Tuliam, ripresero possesso delle proprie azioni, ma ormai era tardi, la tragedia era appena iniziata e tanto fu che i quattro decisero di trasmettere al mondo le loro conoscenze.
***
Passeggiando per il bosco, i due videro una tigre e mentre l’anziano rimase impietrito, Tathar si incamminò verso di essa con animo puro e carezzandole la fronte, questa si fece abbracciare come un gattino, per poi farsi salire in groppa e dirigersi lentamente verso il nonno.
-- Nonno, lei è la mia amica Ghazan! – Esclamò il piccolo Tathar.
A tale visione e con estremo stupore, il vecchio Hyurgil, decise di insegnare sin da subito al piccolo, la via del guerriero hunter che gli elfi si tramandano da sempre.